Perché al CNR esiste uno sportello sulla didattica informale della matematica? Lo abbiamo chiesto a Luca Balletti, matematico del CNR. Si chiama didattica informale per distinguerla da quella formale, che si fa a scuola (legata agli esercizi ecc.). L’informale si basa sul gioco, sull’interazione con gli oggetti: “Spieghiamo per esempio il teorema di Pitagora attraverso un puzzle con pezzi di legno”, spiega Balletti. Spesso la didattica informale può diventare formale, facendo in modo che entri all’interno dei percorsi didattici “formali”: “Quando uno studente approccia alla matematica in questo modo ha un pensiero diverso sulla materia, non lo associa più a un mero voto in aula”.