SCIENZA E RICERCA

L'editoriale. Comunicazione della scienza: qualcosa è andato storto

Sulla comunicazione della scienza, recentemente, abbiamo avuto dei problemi. Una ricerca, da poco uscita, ha fatto notare come tra marzo 2020 e marzo 2021 – l’anno centrale della pandemia – la fiducia nella scienza è calata tantissimo, nonostante nei primi mesi dalla comparsa di Sars-Cov-2 fosse salita notevolmente.

Come mai allora? Abbiamo sbagliato qualcosa o è soltanto un problema della cultura antiscientifica del nostro Paese? Forse sì, ma serve anche un comportamento autocritico da parte di chi comunica la scienza.

Quando raccontiamo la scienza, non dovremmo farlo dando solo i risultati e i prodotti. Ma raccontare anche i processi: come ci arriviamo, cos’è il metodo scientifico? Un altro problema è la quantità di volte in cui sono state chieste agli scienziati certezze e previsioni. Molto spesso la scienza non può dare indicazioni di questo tipo e bisogna evitare di cadere in questa tentazione.

 

D’altra parte, non bisogna atteggiarsi come depositari della verità: certamente un po’ è vero, ma l’atteggiamento deve essere di chi argomenta i suoi temi, non una verità già in tasca da raccontare in modo troppo paternalista.

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