SCIENZA E RICERCA
Science Web Festival: la community dei divulgatori scientifici online
Lo scorso anno è stato un caso mediatico. Un festival scientifico organizzato nel pieno dei primi giorni di lockdown, quando l’Italia iniziava ad affrontare la fase più difficile della pandemia, per far sentire meno soli studenti, insegnanti e tutti i cittadini, costretti tra le mura domestiche, e affermare un messaggio di fiducia verso il futuro con il motto #ladivulgazionenonsiferma.
Meno scontata e probabilmente ancora più coraggiosa è stata la scelta di proseguire quell’esperienza e renderla ripetibile in un contesto in cui, dopo un anno di restrizioni, lunghe fasi di didattica a distanza e attività online, la sfida di attrarre spettatori di ogni età davanti allo schermo di un computer è certamente più complessa. Ma forte del successo della prima edizione, quando si raggiunsero i 30 mila partecipanti, il Science Web Festival ci riprova e lo fa con un programma di incontri particolarmente articolato che si dipana tra diversi temi e materie e si esprime sotto molteplici forme, dal talk ai quiz, dalla presentazione di libri alle interviste, tutto fruibile via web attraverso i canali social della manifestazione.
Nato da un’idea di Alessio Perniola, fisico e direttore scientifico di Multiversi, associazione di promozione sociale che ha sede a Bari e opera nel campo della divulgazione, il Science Web Festival proseguirà fino al 18 aprile proponendo appuntamenti suddivisi per fasce di età, con un'attenzione particolare al mondo delle scuole, e l'intenzione degli organizzatori è quella di rendere disponibili tutti i contenuti realizzati dalla community di divulgatori anche al di là della settimana in cui si svolge l'evento. Il comitato artistico, che oltre a Perniola è composto da Beatrice Mautino, Chiara Segrè e Graziano Ciocca, ha infatti dato organicità alle più di 120 proposte avanzate dai divulgatori, organizzandole in rubriche e appuntamenti tematici. Si spazia, solo per citare qualche esempio, dalla letteratura per l'infanzia agli incontri di Kaleidoscienza per scoprire la scienza tra le mura domestiche utilizzando materiali di facile reperibilità, dall'esplorazione dello spazio alla matematica, con un registro comunicativo accessibile e coinvolgente.
Ci siamo fatti raccontare l'esperienza del Science Web Festival direttamente dal suo ideatore, Alessio Perniola: gli abbiamo chiesto di spiegarci come è nato il progetto e come è stato messo a punto il programma di questa seconda edizione, ma anche cosa significhi mettere in piedi un'associazione che fa della divulgazione scientifica il suo obiettivo e che a causa della pandemia ha dovuto, come molte altre realtà, declinare in una dimensione virtuale gran parte delle attività.
L'intervista completa ad Alessio Perniola, ideatore del Science Web Festival. Servizio e montaggio di Barbara Paknazar
"Il progetto è nato lo scorso anno in pieno lockdown - spiega Alessio Perniola, ideatore del Science Web Festival - quando i divulgatori scientifici si sono ritrovati di colpo fermi, soprattutto noi che facciamo tante attività in presenza, chi anima i science centers e i musei, e chi fa attività nelle scuole. In quel momento di grande preoccupazione ci siamo confrontati e ci siamo detti che la divulgazione non poteva fermarsi. Innanzitutto perché è necessaria e perché c’è un gran bisogno di comunicare i contenuti scientifici in maniera corretta, efficace e anche sempre con un pizzico di divertimento. Abbiamo così lanciato una proposta sul web tra i nostri contatti nella community dei divulgatori scientifici per sondare cosa ne pensassero dell’idea di realizzare un festival completamente online. C’è stata una grandissima risposta e abbiamo ottenuto l'adesione di tantissimi divulgatori".
Partita il 14 marzo del 2020, in concomitanza con il Pi greco Day e pochissimi giorni dopo l'inizio del lockdown nazionale, la prima edizione del Science Web Festival ha unito sui social oltre 200 divulgatori scientifici e un pubblico di oltre 30.000 persone. Numeri che hanno dato convinzione agli organizzatori che, dopo il debutto, si sono fermati a riflettere sul futuro di questa manifestazione. "Abbiamo ripensato alla community, abbiamo cercato di trovare nuove collaborazioni e abbiamo provato a dare maggiore organicità alla proposta iniziale. Siamo così arrivati alla seconda edizione: abbiamo registrato una risposta altrettanto forte da parte del mondo dei divulgatori e al tempo stesso abbiamo sviluppato connotati molto più chiari e precisi. Il Science Web Festival è diventato non solo un festival della scienza ma soprattutto un evento della divulgazione scientifica, è la cornice in cui tutti i divulgatori scientifici che lo desiderano possono presentare quello che fanno durante l’anno. Il nostro obiettivo è che possa rimanere una vetrina anche quando la manifestazione sarà terminata, perché vogliamo continuare a rilanciare i tantissimi contenuti che stiamo raccogliendo e promuovendo in questi giorni ma soprattutto vogliamo promuovere tutte le realtà italiane che fanno divulgazione scientifica di qualità", afferma Perniola.
La seconda edizione del Science Web Festival si sviluppa nell'arco di una settimana spaziando tra tante discipline. "Ci sono biologia, astronomia, chimica, c’è tutta l’area della medicina anche con appuntamenti legati alla pandemia. Nel programma troviamo poi matematica e fisica, ma ci sono anche appuntamenti che parlano di linguistica e di cosa significhi essere poliglotti. Il panorama è molto variegato, come lo sono i format. Ci sono ad esempio mini conferenze, presentazioni di libri, rubriche create sotto forma di serie di esperimenti, piccole dimostrazioni scientifiche, ma anche giochi interattivi e momenti in cui ci si può divertire tanto in diretta. Ogni mattina abbiamo inoltre la rassegna stampa con Marco Ferrari e altri contenuti che vengono veicolati in maniera completamente diversa, attraverso lo storytelling e dei post sui social in cui si racconta un contenuto in maniera alternativa", sintetizza l'ideatore del Science Web Festival.
Ma dopo un anno in cui lo svolgimento delle attività di studio e di lavoro, ma anche di quelle ricreative, ha dovuto fare affidamento in larga parte sulle piattaforme digitali far venire la voglia agli spettatori di mettersi nuovamente davanti a uno schermo poteva non essere semplice. Alessio Perniola conferma che è stato proprio questo il maggiore timore quando la seconda edizione del Science Web Festival ha preso il via. "Lo scorso anno l’atmosfera era completamente diversa: c’era sicuramente grande preoccupazione ma erano anche i primi giorni della crisi sanitaria, le persone erano a casa ma le attività online, sia di studio che di lavoro, non erano ancora state organizzate. Erano i giorni dove tutti si cimentavano in cucina e riordinavano le soffitte. Le nostre proposte hanno incontrato una grandissima audience anche perché siamo stati proprio tra i primi a realizzare questo tipo di eventi online. Quest’anno la situazione è diversa e c’era parecchia preoccupazione ma l'abbiamo superata anche facendo affidamento sulla prospettiva che i contenuti potessero restare disponibili a lungo termine. Le prime giornate hanno però smentito i nostri timori perché abbiamo avuto immediatamente una grande risposta di pubblico nelle dirette e nelle visualizzazioni dei contenuti che abbiamo caricato".
"Da un certo punto di vista un anno di pandemia ci ha aiutato - continua Alessio Perniola - perché tutte le realtà di divulgazione hanno maturato esperienza nella dimensione online, si sono fatte conoscere di più e hanno aumentato anche la qualità tecnica dei loro contenuti. Credo inoltre che il grande merito rispetto alla capacità di attrarre pubblico sia nella forza della community dei divulgatori scientifici perché ci si crea un meccanismo che porta tante personalità del mondo della comunicazione della scienza a condividere i propri followers e i propri spettatori abituali mettendoli a disposizione di tutta la community in un arricchimento reciproco. Chi seguiva un divulgatore ha così l’occasione per scoprirne un altro e iniziare a seguire entrambi".
Alessio Perniola è anche il direttore di Multiversi, una realtà specializzata nella divulgazione scientifica con sede nella provincia di Bari. Oltre al festival, le attività svolte dai professionisti che compongono questa associazione spaziano dalla collaborazione con il mondo delle scuole e con enti di ricerca, all'ambito della formazione, fino alla produzione di prodotti editoriali. "Per noi - racconta - quella di rimanere in Puglia è stata una sfida, ma anche una scelta fatta con orgoglio perché è l’unico modo per cambiare alcune prospettive e alcune dinamiche. Il nostro territorio inizia ad essere molto popolato da persone che di mestiere si occupano di divulgazione e devo dire che la community dei divulgatori scientifici non risente troppo di campanilismi o di una sindrome di superiorità o inferiorità, da qualsiasi punto lo si voglia interpretare".
Il principale limite determinato dalla collocazione geografica, spiega Perniola, riguarda lo sviluppo di relazioni con i mass media tradizionali e nazionali. "Ricordo, ad esempio, che quando il nome della nostra realtà iniziava a circolare abbiamo ricevuto qualche proposta per la partecipazione a dei format televisivi ma la distanza rappresentava un problema concreto". Ma gli strumenti digitali stanno aiutando ad attenuare l'impatto di queste limitazioni. "Le distanze sono quasi azzerate e le sinergie che nascono con altre realtà sono davvero una grande risorsa. Spero che la community possa rafforzarsi sempre più e scoprire una propia identità per fare in modo che la comunicazione della scienza possa essere fatta sempre meglio e in modo sempre più efficace", conclude il divulgatore scientifico.
Per seguire l'edizione 2021 del Science Web Festival, ricorda infine Perniola, sono attivi cinque canali social. "Per le notizie siamo su Twitter, ma poi i contenuti vengono caricati su Instagram, Facebook, YouTube e Twitch. Tutto il programma lo potete consulare sul nostro sito che è stato appena rinnovato e che speriamo diventi sempre più un vero e proprio portale dei divulgatori. Qui potete trovare tutto il programma, anche categorizzato per giornata, disciplina o per età di riferimento del pubblico. Il mio consiglio è di navigarlo per scoprire gli eventi che più vi interessano e poi seguirli sui nostri canali social".