CULTURA

Antonio Canova: l'uomo, l'artista, il genio europeo

Non solo l'arte, l'intera esistenza di Antonio Canova oggi torna a essere raccontata dai maggior studiosi e curatori internazionali in occasione del bicentenario della scomparsa. Straordinario scultore, uomo mite e di profonda rettitudine morale, amava i semplici riti della quotidianità ma allo stesso tempo era capace di esporsi, dialogare e, ancor di più, tener testa ai grandi del mondo, tanto da riuscire a recuperare numerose opere d'arte trafugate dai francesi, le cosiddette spoliazioni napoleoniche, recandosi di persona a Parigi. Una mostra, allestita e ormai conclusa all'inizio di quest'anno alla Pinacoteca nazionale di Bologna, ha svelato proprio le eccezionali operazioni diplomatiche messe in atto dal maestro del Neoclassicismo, il quale si impegnò personalmente per riportare in patria molti capolavori prelevati all'epoca dai francesi. 

Pur non desiderando scosse e tormenti, vive intensamente. La sua esistenza è segnata da glorie ma anche dolori affrontati fin dalla più tenera età: dalla morte del padre (quando aveva solo quattro anni) all'abbandono da parte della madre, che sceglie di risposarsi e lasciare il figlio alle cure del nonno. Antonio Canova trascorre, dunque, l'infanzia e la giovinezza accanto al nonno scalpellino Pasino, uomo ruvido che mai gli risparmia la fatica del lavoro ma che per primo ne riconosce il raro talento e, quindi, decide di investire sui suoi studi. Ad anni di formazione e crescita fertili segue una maturità piena e consapevole, dal punto di vista umano e artistico, costellata di incredibili successi ma anche di insicurezze, che ancora oggi rendono la sua storia degna di essere esplorata e condivisa.

Nato a Possagno, nel Trevigiano, il primo giorno di novembre del 1757, il genio del Neoclassicismo, grande protagonista dell'arte di fine Settecento e inizio Ottocento, mito osannato già in vita da potenti, artisti, intellettuali, poeti (tra cui Leopardi), muore a Venezia il 13 ottobre 1822, tra campiello San Gallo e il Bacino Orseolo, nelle vicinanze di Piazza San Marco, in casa dell'amico Floriano Francesconi, titolare dello storico Caffè Florian. Artista ammiratissimo e uomo capace di ispirare affetto e fiducia, in vita molto amato, quando muore tutti lo piangono. Anni prima della scomparsa, a descriverne teneramente i tratti è Francesco Hayez: "Ispirava confidenza al solo vederlo, confidenza che cresceva poi sentendolo parlare con questa sua voce sonora. La sua faccia esprimeva la bontà del suo cuore; aveva gli occhi molto incassati: il suo sguardo era penetrante, ma dolce; allora era già un po’ calvo, benché non avesse che circa 57 anni; la sua bocca sempre sorridente, pareva pronta a dire cose piacevoli". 

Esposizioni

Iniziamo dall'attesa mostra che aprirà al pubblico sabato 15 ottobre ai Musei civici di Bassano del Grappa (fino al 26 febbraio 2023). Io, Canova. Genio europeo è curata da Giuseppe Pavanello e Mario Guderzo, con la direzione scientifica di Barbara Guidi, e svela Canova oltre l'artista, indagandone gli aspetti privati, la formazione, le passioni di collezionista, la partecipazione alla storia europea. Oltre 140 opere tra sculture, dipinti, disegni e documenti provenienti da collezioni pubbliche e private italiane ed europee – tra le quali, per citarne alcune, le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Museo Correr di Venezia, i Musei Vaticani, la Malmaison di Parigi, l’Albertina e il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Musée National du Château de Fontainebleau e la Daniel Katz Gallery di Londra – accompagnano dentro il suo universo creativo e sulle tracce dei tanti viaggi fatti, dall’Italia alle grandi corti europee. La mostra è un'occasione per ammirare, per la prima volta, la Maddalena giacente, l'ultimo capolavoro ritrovato in Inghilterra dopo quasi due secoli.

Bassano del Grappa rappresenta un punto di riferimento per gli studi canoviani: si pensi, per esempio, alla digitalizzazione dell’intero Fondo manoscritti di Canova, custodito nella Biblioteca civica, ora consultabile online: 6685 documenti manoscritti, fra cui 598 lettere autografe e 4081 indirizzate allo scultore. E ancora, diari di viaggio, appunti, riconoscimenti e diplomi, un prezzario delle opere e il quaderno su cui l’artista appuntò le sue lezioni di inglese.


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Al Museo Gypsoteca di Possagno, che porta il suo nome, è in corso l'esposizione Canova e il dolore. Le stele Mellerio (5 maggio 2002 - 8 gennaio 2023), curata da Stefano Grandesso e Francesco Leone, che in particolare -ma non solo- presenta la ricomposizione dei due monumenti Mellerio, voluti dal conte Giacomo Mellerio in memoria dello zio Giovanni Battista e della moglie Elisabetta Castelbarco, dopo aver visitato lo studio romano di Canova.

Fino al primo novembre il Museo Bailo di Treviso accoglie Canova, gloria trevigiana. Dalla bellezza classica all’annuncio romantico. L’Ottocento svelato, un percorso con oltre 150 opere tra sculture, ritratti, incisioni sviluppato in 11 sezioni, che punta l'attenzione sulla relazione tra l'artista e il territorio trevigiano e che, in particolare, ricrea l’ambiente programmato da Canova a palazzo Papafava, dove il confronto tra antico e moderno si esprime pienamente: Apollo del Belvedere e il Perseo trionfante, e poi il Gladiatore Borghese a confronto con il Creugante (le opere per la prima volta sono esposte sui basamenti originali restaurati per l’occasione).

Dal 29 ottobre il Museo Correr di Venezia, noto per la sua collezione canoviana e le sale neoclassiche, ospiterà la mostra Antonio Canova e Venezia 1822-2022. Fotografie di Fabio Zonta, curata da Andrea Bellieni e Camilla Grimaldi (fino al 5 febbraio 2023). Venezia è città determinante per la formazione e gli studi teorici del giovane Canova: rappresenta una tappa fondamentale del suo percorso artistico e lì, molti anni più tardi, il maestro terminerà la sua esistenza. 

Giornate di studio e collezione numismatica

A Venezia, città dove Canova muore esattamente duecento anni fa, oggi l’Ateneo Veneto propone una giornata di studio dal titolo CanovAvenezia 1822-2022, con i maggiori studiosi dell'artista, a cui seguirà una passeggiata alla scoperta dei luoghi veneziani dello scultore. Dal 9 novembre al 7 dicembre, il tradizionale corso di storia dell'arte dell'Ateneo Veneto sarà interamente dedicato a Canova (ogni mercoledì, nell’Aula Magna dell’istituto, con lezioni a ingresso libero). Infine ieri, al Museo Correr, si è tenuta la Lectio magistralis di Giuseppe Pavanello, Antonio Canova. Venezia, 13 ottobre 1822-2022, ora disponibile sul canale Youtube della Fondazione Musei Civici di Venezia.

Si arricchisce inoltre la Collezione numismatica 2022 che, dopo le monete dedicate a Leonardo, Raffaello, Caravaggio, ne dedica due proprio ad Antonio Canova, una in oro e l'altra in argento, entrambe coniate dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

Libri

Antonio Canova. La vita e l'opera di Francesco Leone (Officina libraria). Ascolta Francesco Leone su Radio3 Suite

Candore immortale. Antonio Canova, una storia d'amore, d'arte e di libertà nell'Europa infiammata da Napoleone di Luca Nannipieri (Rizzoli)

Canova e la bella amata di Vittorio Sgarbi (La nave di Teseo)

Antonio Canova nel Veneto di Elena Catra e Vittorio Pajusco (Marsilio)

Antonio Canova e Bologna. Alle origini della Pinacoteca a cura di Alessio Costarelli (Electa)

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