SCIENZA E RICERCA

La biodiversità micologica alla prova del DNA

Dalla collezione Saccardo, per la prima volta, sono stati presi in prestito 21 esemplari per essere sottoposti all’analisi molecolare. Si tratta di una ricerca condotta nei laboratori dell’Orto botanico di Padova, e svolta in collaborazione con i micologi dell’università di Torino. Niccolò Forin e colleghi hanno applicato la tecnica del Dna barcoding ad antichi campioni di funghi con l’obiettivo di identificare la specie da cui il campione proviene.

L’erbario Saccardo, dal nome di colui che lo ha composto nella seconda metà dell’Ottocento, è composto da circa 70.000 esemplari fungini che rientrano a 18.500 specie diverse. Oltre alla rilevanza storica, l’erbario ha una grande rilevanza scientifica perché comprende 4.500 “tipi”, ovvero quegli esemplari utilizzati per descrivere per la prima volta le nuove specie. 

Proprio 21 tipi sono stati scelti tra quelli categorizzati, su base morfologica da Saccardo, come membri del genere nectria. Le informazioni ottenute dai marcatori molecolari hanno permesso di riclassificare otto campioni come specie appartenenti a generi diversi, cinque campioni sono da mettere in sinonimia con specie già descritte, mentre per i restanti otto sono state confermate le riclassificazioni fatte in tempi più recenti su base morfologica. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Persoonia e si intitola Illuminating type collections of nectriaceous fungi in Saccardo’s fungarium.

Due degli autori del paper raccontano la ricerca scientifica - Niccolò Forin e Sebastiano Nigris del dipartimento di Biologia, Padova

Pier Andrea Saccardo fu il direttore dell’Orto Botanico di Padova dal 1879 al 1915 e viene considerato il Linneo dei funghi. Si tratta di una personalità importante nel mondo fungino, il cui progetto più ambizioso fu la pubblicazione della Sylloge fungorum omnium, definita dall’accademia delle scienze di Torino la “Bibbia dei micologi”. In quest’opera in più volumi, Saccardo intraprese la classificazione di tutte le specie di funghi note al mondo, cercando di fare un po’ di chiarezza in un ambito ancora fin troppo confuso. La sua fama si estese e superò i confini nazionali, tanto che alcuni colleghi si rivolsero a lui per esaminare o determinare dei campioni di funghi. Fu così che, nel corso della sua lunga carriera, Saccardo mise insieme il ricchissimo erbario micologico che ha ereditato il suo nome e che è conservato ancora oggi in Orto Botanico a Padova.

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