Era il 1959 quando Asterix, Obelix e tutti i loro amici provenienti da un piccolo villaggio dell'antica Gallia videro la luce. Le loro avventure sono state raccontate in decine e decine di albi a fumetti, hanno ispirato film, lungometraggi animati, e persino un parco di divertimenti in Francia, il Parc Asterix. La storia di Asterix è quella di un eroe minuto ma molto sveglio, che vive nell'unico villaggio gallico sopravvissuto all'espansione dell'impero romano. Il motivo per cui il villaggio resiste è perché i suoi guerrieri sono supportati, nella battaglia contro i Romani, dalla pozione magica preparata dal saggio druido Panoramix.
Considerato un fumetto comico formidabile, la fortuna di Asterix ha superato i confini della Francia, diventando uno dei più letti e tradotti del mondo anche dopo 60 anni di storie.
Ripercorriamo con l'aiuto del professor Claudio Gallo, docente di storia del fumetto all'università di Verona, i motivi che hanno portato alla fama questo fumetto.
“Le ragioni del suo successo francese sono straordinariamente evidenti”, spiega il professore. “Asterix è un eroe dei Galli, combatte contro i Romani, in questo caso poco seri e molto sgangherati, che corrispondono assai poco alla realtà del tempo. Non a caso la famosa frase “sono tutti pazzi questi Romani” non dà proprio l'idea di un esercito conquistatore com'era quello storico. Certamente questo per i francesi è importante perché si identificano facilmente in un eroe che li rappresenta così bene”.
In effetti, gli autori di Asterix raccontano una versione ben poco lusinghiera della storia dell'impero romano e molto lontana dalla magnificenza e dall'eroicità descritta nel De bello gallico da Giulio Cesare, il cui personaggio comprare piuttosto spesso nelle avventure di Asterix, senza mai uscirne vincitore.
“Asterix è un fumetto disegnato benissimo nella migliore tradizione del fumetto francese, che è quella della linea chiara. Il che significa che le linee devono essere precise, evidenti e riconoscibili, così come la narrazione. In Francia la linea chiara è dominante, e viene attribuito un grande valore al fumetto, per questo le pubblicazioni sono estremamente curate”, continua il professor Gallo. “Asterix ha poi conosciuto un successo straordinario anche in Italia. La Mondadori, che per un periodo non stampava fumetti, fece un'eccezione per lui, perché valeva sempre la pena conservare i diritti e proporlo. Per un periodo è stato curato a Verona, essendoci le macchine da stampa adatte per l'illustrazione e il colore. È bellissimo, poi, notare che nonostante di solito nel nostro paese i fumetti li “italianizzano”, soprattutto in passato, questo per funzionare non aveva bisogno che venissero cambiati i nomi dei personaggi nella traduzione”.
I nomi dei personaggi non hanno un significato casuale. Finiscono tutti in -ix, una desinenza caratteristica nella letteratura latina per contrassegnare i nomi dei celti, e descrivono inoltre la personalità dei personaggi. Asterix, infatti, deriva dal termine astro, cioè stella, mentre Obelix è imponente come un obelisco, e così via. Niente è lasciato al caso, quindi, nell'ideazione e nella cura con cui è stato portato avanti il fumetto.
“Erano due i creatori di Asterix: René Goscinny e Albert Uderzo, il quale, date le sue origini venete, era in grado di parlare non solo in francese, ma anche in trevigiano, sebbene non in italiano”, racconta Gallo. Goscinny, invece, era anche autore dei testi di Lucky Luke. “Si può dire che Asterix abbia “superato i traumi”, perché quando nel 1977 Goscinny è scomparso, l'ha sostituito completamente, per nove anni, Uderzo, che ha dimostrato di saper continuare anche dopo la morte improvvisa e imprevista dell'altro autore”.
Dal 2013 è una nuova coppia di autori a mandare avanti il fumetto, si tratta di Jean-Yves Ferri per i testi e Didier Conrad per i disegni, i quali, come sottolinea il professor Gallo, “hanno dimostrato la capacità di mantenere la qualità delle storie e l'impronta del fumetto, per cui se Asterix si rinnova lo fa molto delicatamente: non solo perché è ambientato in un periodo storico suo, ma anche perché, nonostante i linguaggi e il modo di narrare si evolvano, Asterix mantiene una sua qualità universale che continua a funzionare. I nuovi autori non hanno snaturato il lavoro, anche perché nonché Uderzo sia anziano, dice ancora la sua riguardo alla realizzazione del fumetto, garantendo quindi a mantenere la continuità con quello originale”.
Infatti le avventure di Asterix continuano, dopo tutti questi anni, a mantenere il loro stile originario, riuscendo a rinnovarsi senza perdere l'interesse dei lettori. “Credo che sia proprio uno di quei fumetti francesi costruiti con grande abilità e che possiedono una vena comica che va al di là della condizione nazionale che può piacere ai francesi, in maniera simpatica e divertente”, commenta il professor Gallo. “Tintin è l'altro esempio importante, la cui comicità, però, non ha le caratteristiche forti di Asterix. Tutti possono identificarsi con Asterix, perché è apparentemente colui che deve perdere, mentre invece poi vince usando tutte le armi a sua disposizione, a cominciare dalla pozione magica elaborata dal druido Panoramix. È proprio la capacità di divertire, di far sorridere e di rendere facile a ogni lettore l'identificazione la ragione principale del suo successo. Bella carta, bei colori, bei disegni, belle storie... Insomma, tutte quelle combinazioni magiche che fanno capire perché questo fumetto ha avuto successo come pochi”.
“C'è poi una schiera di personaggi estremamente divertenti che hanno anche trovato i giusti interpreti al cinema, come Depardieu nel ruolo di Obelix. I personaggi sono caratterizzati per la loro combinazione e la loro diversità. Asterix, piccolo e furbo, è presentato come il simbolo del villaggio, l'uomo che li guida nel confronto con quei poco abili soldati romani, poi c'è Obelix che non ha bisogno della posizione magica, e persino il cane, Idefix, è ben caratterizzato. Ci sono poi una bella ambientazione e un insieme di personaggi minori che ruotano attorno ai protagonisti. Nei fumetti è sempre difficile gestire un insieme di personaggi, invece Asterix è vincente anche in questo”.