CULTURA

Bologna children's book fair: storie e illustrazioni da tutto il mondo

Secondo l'Aie, Associazione italiana editori, il mercato dei libri per bambini e ragazzi è tornato a crescere e nel 2021 ha raggiunto quota 286,6 milioni (+19,3% rispetto all'anno precedente), con 24 milioni di copie vendute, il 18,2% in più del 2020.

I libri pensati, scritti e illustrati per i più piccoli- che rappresentano il 10% dei titoli pubblicati ogni anno in Italia - continuano ad avere successo all'estero: nel 2020 sono stati venduti i diritti di 2.812 titoli, il 33% del totale. È il genere più apprezzato negli altri Paesi, più della narrativa e della saggistica.  

In questo panorama vivace e in crescita si inserisce la Bologna children's book fair, fiera dedicata all’editoria per l'infanzia tra le più importanti del settore a livello internazionale, che quest’anno torna in presenza, con la 59esima edizione. Dal 21 al 24 marzo oltre mille espositori da novanta Paesi sono attesi ai padiglioni della fiera di Bologna. 

Di libri, autori e riconoscimenti internazionali abbiamo parlato con Chiara Basile, giurata della sezione dedicata alla poesia e l'anno scorso anche del principale BolognaRagazzi award, premio per i libri illustrati più belli e innovativi a livello internazionale. Una formazione scientifica, un dottorato in fisica matematica e un passato da educatrice di gruppi di bambini e adolescenti, Basile ha fondato e gestisce la libreria indipendente per ragazzi Lèggere Leggére, a Castel Maggiore, vicino a Bologna, e dal 2019 è una delle organizzatrici del Junior poetry festival, il primo festival internazionale di poesia per bambini e ragazzi in Italia. 

Per quanto riguarda la partecipazione ai premi, quest'anno sono stati candidati 2215 titoli da 62 Paesi e regioni del mondo, con un incremento di 365 libri rispetto al 2020, e di 630 rispetto al 2021.

Come si svolge il lavoro della giuria? "Ogni anno la giuria cambia. È formata da diversi professionisti del settore: ci sono esperti di letteratura e librai a cui si aggiungono altre figure (giornalisti, direttori artistici, graphic designer, ricercatori e insegnanti, ndr). A seconda delle competenze e degli interessi succedono cose sempre diverse. Io ho sempre lavorato insieme a giurati estremamente competenti. Il lavoro funziona così: ci si ritrova nel luogo prescelto, per questa edizione per esempio ci siamo riuniti all'auditorium della Salaborsa di Bologna, con tutti i libri davanti, a riempire enormi tavoli. Quest'anno sono arrivati oltre 2200 libri, 200 per la sezione poesia. Esistono diverse categorie: le principali sono la fiction e la non fiction, l'opera prima, per i debutti, e poi le categorie del fumetto, divise per età, e appunto la poesia, premio speciale di questa edizione e della precedente”. 

Come vengono selezionate le opere? “La chiamata è aperta e da due anni non è nemmeno ristretta agli editori espositori della fiera. Ora chiunque può partecipare e, infatti, in molti aderiscono. Il lavoro di scouting di Accademia Drosselmeier di Bologna ha lo scopo di sollecitare la partecipazione degli editori con libri interessanti che non hanno ancora mai aderito. L'unica preselezione è relativa ai requisiti: devono corrispondere all'anno di pubblicazione indicato nel bando, niente di più”.

A questo punto entrano in scena le giurie. “Sì. La giuria ha un solo giorno a disposizione per sfogliare tutti i libri e selezionare quelli più interessanti, ogni giurato lo fa da solo e poi insieme agli altri, attivando un confronto. Viene quindi preparata una short list che, nella seconda giornata, viene valutata e discussa. Il vincitore e i menzionati escono proprio da lì. Noi della giuria della sezione poesia, oltre a individuare il vincitore, non riusciamo mai a dare meno di tre o quattro menzioni speciali".

Cosa deve avere un libro per risultare interessante? "Per prima cosa deve proporre qualcosa di nuovo, qualcosa che non si vede frequentemente nel mercato editoriale. Ovviamente nessuno dei giurati ha il quadro complessivo del mercato editoriale, ma proprio per questo ci si confronta. La parte illustrativa è centrale alla Bologna children's book fair: le illustrazioni devono essere attraenti, non necessariamente quelle che definiamo 'da bambini'. I testi devono essere stimolanti: per quanto riguarda la poesia, per esempio, si deve andare oltre la semplice filastrocca. Quest'anno abbiamo premiato un libro francese che esprime in poesia la vita dei bambini siriani. Il mio gusto personale, poi, mi porta a scegliere libri divertenti, la poesia non deve essere per forza 'alta', non deve parlare sempre d'amore e buoni sentimenti, oppure essere drammatica. Tra i menzionati di questa edizione c'è un libro islandese in cui una mosca si mette a cercare una nuova 'città' in cui vivere. Una storia piena di ironia, unica nel suo genere".

Qual è il destino di un libro premiato? "Il libro vincitore e i menzionati conquistano una grande visibilità nel panorama editoriale, quindi non tanto tra il pubblico, che magari ignora persino l'esistenza del premio, ma tra gli editori da altri Paesi che, dopo questo riconoscimento, si interessano al libro e scelgono di acquistarne i diritti e tradurlo. Quindi è una bella occasione per far circolare un'opera oltre i confini del Paese di provenienza".

Come giurata, hai notato delle tendenze relative ai temi proposti? "Nonostante gli editori sappiano di dover presentare l'eccellenza della propria produzione, arrivano anche temi scontati, per capirci, i libri per bambini che devono insegnare le cose. Per fortuna però, soprattutto nella categoria non fiction, che ha lo scopo di incuriosire rispetto a temi scientifici e storici, oltre la pura narrazione, si vedono opere meravigliose con temi sviluppati in modo critico e interdisciplinare, non enciclopedico. Poter ammirare i tavoli della non fiction è sempre un piacere".

Superate le restrizioni legate alla pandemia, che hanno trasferito la fiera online, quest'anno si torna in presenza, quanto conta esserci? "Noi, come giuria, ci siamo riuniti in presenza anche l'anno scorso, siamo stati gli unici a poter sentire il profumo dei libri. Quest'anno la fiera torna in presenza e questo conta tanto. Prendere in mano un libro e sfogliarlo è essenziale. Il libro ha una sua 'materialità' che non passa attraverso uno schermo. Inoltre, avere una panoramica ampia come quella offerta dalla fiera è una grande occasione".

Spostiamoci in libreria: quali sono le scelte dei piccoli lettori? E quanto differiscono da quelle dei genitori? "I genitori, spesso ma non sempre, cercano il libro che fornisce la soluzione al problema del momento. Fortunatamente però non sono tutti così, molti genitori leggono tanto, si informano e mostrano interesse verso libri non semplificati. I bambini scelgono in base al loro gusto e non ne esiste uno uguale all'altro: c'è chi ha bisogno di ridere, chi vuole una storia più meditabonda, c'è chi ha bisogno di tante illustrazioni e c'è a chi delle immagini non importa niente".


Il vincitore della categoria speciale dedicata alla poesia: 

Immenses sont leurs ailes

Testo di Murielle Szac, illustrazioni di Nathalie Novi, Éditions Bruno Doucey, Francia, 2021

“La giuria ha individuato all’unanimità il vincitore in questo libro in brossura, in cui il destino dei bambini siriani è potentemente messo in rilievo dalle poesie di Murielle Szac e dalle illustrazioni di Nathalie Novi. Una raccolta di poesie di varia lunghezza che possono essere lette come un unico racconto oppure, come perle di una collana, selezionate separatamente a piacere, sperimentando una diversa emozione per ogni poesia scelta".


Tutti i vincitori della Bcbf 2022

© 2018 Università di Padova
Tutti i diritti riservati P.I. 00742430283 C.F. 80006480281
Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 2097/2012 del 18 giugno 2012