SOCIETÀ
I docenti del dipartimento di Biologia: sospesa la collaborazione con l'Ordine dei Biologi
Il caso è giunto fino alle pagine di Nature: il 26 ottobre scorso il Coordinamento veneto per la libertà delle vaccinazioni (Corvelva) ha annunciato di aver ricevuto una donazione di 10.000 euro dall'Ordine nazionale dei biologi (Onb). Il contributo era volto a finanziare le analisi “scientifiche” commissionate da Corvelva al fine di testare l'efficacia e la sicurezza dei vaccini attualmente in commercio, in nome di una presunta scienza indipendente.
Da lì era iniziato un duro scontro tra istituzioni. Da un parte il direttore del dipartimento di biologia dell'università di Padova, Gerolamo Lanfranchi e Giorgio Palù, docente ordinario di microbiologia e virologia all’università di Padova e presidente della Società italiana ed europea di virologia, hanno espresso sconcerto, anche sulle pagine di Nature, per la donazione a un comitato che ha più volte difeso posizioni fortemente in contrasto con le conoscenze scientifiche disponibili. “Ci sono solide evidenze che i vaccini sono sicuri” ha dichiarato Palù a Nature. La rivista scientifica inglese nei giorni scorsi aveva anche rimarcato come la libertà di ricerca scientifica possa essere messa a repentaglio dall'avanzata di una destra populista in Europa. Tra i Paesi a rischio Nature includeva Austria, Ungheria, Polonia e Italia. Intervistato da Nature, Giovanni Maga, biologo molecolare dell'Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia, ha espresso preoccupazione a riguardo della decisione dell'Ordine nazionale dei biologi di finanziare la ricerca di Corvelva: in un periodo di acceso dibattito pubblico intorno alle vaccinazioni obbligatorie, questo gesto potrebbe avere risonanza sull'opinione pubblica aumentando la sfiducia nei confronti dei vaccini.
Dall'altra parte della barricata, il presidente dell'Onb Vincenzo D'Anna dalle pagine del Corriere del Veneto il 30 ottobre scorso ha direttamente accusato l'università di Padova: “Negli ultimi tre anni ha ricevuto 150 mila euro da GlaxoSmithKline, forse i suoi docenti non sono proprio campioni di obiettività. (…) Faremo causa per diffamazione”; assieme a lui Ivan Catalano, presidente della commissione parlamentare che ha sollecitato gli studi sui vaccini e che ha scritto una lettera al rettore dell'università di Padova Rosario Rizzuto, dicendosi “offeso” dalle parole di Lanfranchi e Palù; e Livio Giuliani, responsabile scientifico del Codacons, che ha accusato il dipartimento di biologia di Padova di “prendere soldi da BigPharma”; e Anna Verde, commissario straordinario dell'Ordine dei biologi del Triveneto che ha definito “encomiabile” il gesto di D'Anna.
L'ordine nazionale dei biologi collabora con i dipartimenti universitari di tutta Italia, incluso quello di Padova, per allestire ogni anno le commissioni d'esame per l'iscrizione all'albo dei biologi.
Martedì 18 ottobre, il consiglio del dipartimento di biologia ha approvato all'unanimità una delibera che dichiara i docenti del dipartimento “indisponibili a far parte delle Commissioni d’esame per l’ammissione all’Onb fino a quando la direzione dell’Onb manterrà le attuali posizioni di inclusione nel dibattito sulla presunta pericolosità dei vaccini di risultanze non suffragate e anzi più volte smentite dalla comunità scientifica”.
Pubblichiamo di seguito il testo della delibera:
I docenti del Dipartimento di Biologia,
1) ribadendo il proprio rispetto e la disponibilità al dibattito nei confronti di qualsiasi risultato scientifico frutto di rigorosi test sperimentali, basato su comprovate metodologie scientifiche e pubblicamente riconosciuto,
2) non condividendo i presupposti del finanziamento erogato dall’Ordine nazionale dei biologi (Onb), per condurre analisi biologiche e chimiche sui vaccini, ad una associazione priva delle competenze scientifiche necessarie per portare avanti questo compito,
3) segnalando la mancanza di confronto costruttivo da parte dell’Onb sulle perplessità, segnalate più volte e da più parti, per le sue posizioni espresse riguardo la sicurezza dei vaccini,
4) deprecando i toni diffamatori e intimidatori usati nei confronti del nostro Ateneo e di colleghi scienziati che hanno manifestato e argomentato la loro contrarietà alle posizioni e iniziative dell’Onb sul fronte dei vaccini
Deliberano
di essere indisponibili a far parte delle Commissioni d’esame per l’ammissione all’Onb fino a quando la direzione dell’Onb manterrà le attuali posizioni di inclusione nel dibattito sulla presunta pericolosità dei vaccini di risultanze non suffragate e anzi più volte smentite dalla comunità scientifica.
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L'ateneo di Padova resta ufficialmente sede di svolgimento degli esami di stato per i biologi, ma al contempo con questa delibera i docenti del dipartimento di biologia non si rendono disponibili a far parte della commissione d'esame. Si tratta di un gesto simbolico che mira a manifestare un chiaro disagio nei confronti di un ordine professionale da cui i docenti di biologia non si sentono adeguatamente rappresentati.
Gli esami dunque si potranno svolgere a Padova, ma la commissione dovrà essere formata da docenti dei settori scientifico disciplinari BIO non afferenti al dipartimento di biologia di Padova.
Anche i rappresentanti degli studenti avevano già sostenuto una mozione in cui il dipartimento proponeva di togliere Padova dalla lista delle sedi atte a ospitare l'esame di stato. I futuri biologi sarebbero dunque stati disposti ad accettare anche il piccolo di disagio che comporta andare a svolgere l'esame in un'altra città pur di lanciare un segnale a un ordine professionale in cui nemmeno loro si riconoscono.
E proprio un gruppo di studenti di biologia, Biologi per la scienza, si sono resi protagonisti di un appello, rivolto al Ministro della salute, per la revoca dell'incarico di presidente dell'Onb a Vincenzo D'Anna. Quest'ultimo ha dichiarato a Nature che non farà alcun passo indietro e che non ha preso seriamente la petizione perché proveniente da studenti.