UNIVERSITÀ E SCUOLA
L'editoriale. Corridoi umanitari per studenti: nel segno della nostra storia
Vorrei riprendere una notizia di pochi giorni fa, rimasta un po’ in sordina. L’università di Padova – assieme ad altri 10 atenei – ha deciso di partecipare a un progetto chiamato “Corridoio umanitario per rifugiati”. L’obiettivo è finanziare 20 borse di studi per studentesse e studenti che provengono da zone di guerra, dove ci sono discriminazioni o che hanno già lasciato il loro paese e che vogliono studiare, avere un’istruzione superiore. È un progetto in collaborazione con UNHCR, ministero degli Esteri, Caritas ed altri enti.
Progetti di questo tipo devono essere moltiplicati: spero che l’anno prossimo aumentino sempre di più le borse di studio. Penso che si dovrebbe mettere mano anche alla definizione di rifugiato, estendendola. Ora è solo per motivi politici, di conflitti e discriminazioni ma esistono anche gli eco-profughi: coloro che sono costretti ad abbandonare la loro terra di origine perché non offre possibilità di sostentamento a causa del cambiamento climatico e non solo.
Le diseguaglianze sono di tanti tipi diversi, ma una delle peggiori è quella dell’accesso all’istruzione: tra questi giovani rifugiati, solo il 3% riesce ad accedere a un’istruzione superiore.