SCIENZA E RICERCA

L'utilizzo di droghe o farmaci psicoattivi in giovane età accelera la possibilità di abuso della sostanza

Un’età più bassa della prima assunzione di droga porterebbe ad un più alto disturbo da uso di sostanze. Lo studio, pubblicato su JAMA Pediatrics e condotto dai ricercatori del National Institute on Drug Abuse (NIDA), analizza una tematica importante per gli Stati Uniti.

L’abuso di oppiodi o oppiacei infatti, ogni anno uccide per overdose quasi 50.000 americani e dal 1999 al 2018 gli oppioidi e gli oppiacei sono stati la causa o concausa di 446.032 decessi.

 

 

Rifacendoci ad un’analisi pubblicata su Family Medicine and Community Health e basata sui dati del National Survey of Drug Use and Health (NSDUH), possiamo vedere che sul campione preso in esame (110.556 ragazzi tra i 12 e i 25 anni), il 35,1% ha riferito di aver utilizzato nell'ultimo anno un farmaco psicoattivo su prescrizione e, di questi, il 31% di averlo fatto in modo improprio.

 

Un nuovo studio quindi mostra che le percentuali di giovani che nel tempo sviluppano un disturbo da uso di sostanze sono più alte tra gli adolescenti (età 12-17) rispetto ai giovani adulti (età 18-25) che hanno utilizzato per la prima volta cannabis o droghe sotto prescrizione medica. Inoltre, il 30% dei giovani adulti sviluppa un disturbo da uso di eroina e il 25% sviluppa un disturbo da uso di metanfetamina un anno dopo aver usato per la prima volta queste sostanze. I risultati, pubblicati su JAMA Pediatrics, sottolineano quindi la vulnerabilità dei giovani allo sviluppo di disturbi da uso di sostanze.


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Per condurre lo studio, i ricercatori si sono basati sull’analisi dei sondaggi nazionali 2015-2018 sull'uso di droghe e sulla salute condotti dalla Substance Abuse and Mental Health Services Administration.

I ricercatori hanno esaminato la proporzione, o la prevalenza, di adolescenti (età 12-17) e giovani adulti (età 18-25) che hanno avuto un disturbo da uso di sostanze nell'ultimo anno, considerando la prima volta che hanno assunto o abusato droghe. Le sostanze prese in esame sono state di nove tipologie diverse: tabacco, alcol, cannabis, cocaina, metanfetamina, eroina e farmaci da prescrizione (oppioidi, stimolanti e tranquillanti).

I ricercatori quindi si sono basati su quattro momenti temporali ben specifici rispetto alla prima assunzione: meno di un anno, tra 12 e 24 mesi, tra 24 e 36 mesi e oltre i tre anni successivi alla prima dose utilizzata. Analizzando questi dati si è visto come la prevalenza del disturbo da uso di cannabis nell'ultimo anno sia stata più alta negli adolescenti rispetto ai giovani adulti in tutti i periodi di tempo esaminati dal primo utilizzo del farmaco. 

Facendo un esempio concreto vediamo come entro l’anno dal primo consumo di cannabis, il 10,7% degli adolescenti aveva sviluppato un disturbo da uso di cannabis. Lo stesso parametro è stato riscontrato nel 6,4% dei giovani adulti.

Anche per quanto riguarda l'uso non medico di farmaci da prescrizione (oppiacei, stimolanti e tranquillanti), i ricercatori hanno riscontrato una maggiore prevalenza di disturbi da uso di sostanze nell'ultimo anno tra gli adolescenti rispetto ai giovani adulti in tutti i periodi di tempo esaminati dal primo utilizzo. Analizzando tutte e tre le diverse sostanze vediamo come l'11,2% degli adolescenti ha sviluppato un disturbo da uso di oppiacei prescritti, contro il 6,9% dei giovani adulti. Il 13,9% degli adolescenti ha presentato un disturbo da uso di stimolanti contro il 3,9% dei giovani adulti mentre l'11,2% degli adolescenti aveva un disturbo da uso di tranquillanti prescritti contro il 4,7% dei giovani adulti.

Per quanto riguarda l’utilizzo e la successiva analisi sul possibile abuso, per alcol e tabacco si sono riscontrate prevalenze simili tra adolescenti e giovani adulti nei primi 12 mesi, ma una più alta prevalenza tra i giovani adulti in un periodo di tempo successivo ad un anno.

Le stime sull'uso di cocaina, metanfetamina ed eroina tra gli adolescenti invece erano troppo piccole per essere riportate. Tuttavia lo studio dice che circa un terzo dei giovani adulti ha sviluppato un disturbo da uso di eroina (30,9%) e un quarto dei giovani adulti ha sviluppato un disturbo da uso di metanfetamina (24,8%) entro un anno dopo aver provato quel farmaco per la prima volta.


 

La prevalenza del disturbo da uso di cannabis nell'ultimo anno è stata più alta negli adolescenti

"Sappiamo che i giovani sono più vulnerabili allo sviluppo di disturbi da uso di sostanze - ha dichiarato la dott.ssa Nora Volkow, MD, Direttrice NIDA e prima firmataria dello studio -. Ma la conoscenza è limitata su come la prevalenza di disturbi da uso di sostanze specifiche varia nel tempo dal primo uso o abuso di sostanze tra adolescenti e giovani adulti negli Stati Uniti".

Lo studio quindi mette in luce come, sebbene sia importante ribadire che non tutti coloro che usano una droga svilupperanno poi una dipendenza, gli adolescenti possono sviluppare disordini da sostanze più velocemente dei giovani adulti. Lo studio quindi fornisce ulteriori prove che ritardare l'esposizione alla sostanza fino a quando il cervello non è completamente sviluppato può ridurre il rischio di sviluppare un disturbo da uso di sostanze. Un tema molto importante per gli Stati Uniti, dove i dati ch dicono che dal 2015 al 2018 quasi il 25% dei giovani tra i 12 ed i 17 anni ha avuto una prescrizione di farmaci contenenti sostanze psicoattive.

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