IN ATENEO

Università di Padova e CSV per l'impegno nel volontariato

Il 5 dicembre 2019, in occasione della giornata mondiale per il volontariato, è stata resa pubblica la decisione presa da un'autorevole giuria internazionale, composta da personalità legate al mondo del volontariato, di proclamare Padova Capitale europea per il volontariato.

Per la prima volta è una città italiana a vincere questo prestigioso concorso che il Cev (Centro europeo del volontariato) organizza annualmente dal 2013 con lo scopo di promuovere le attività di volontariato e sensibilizzare i cittadini sull'importanza sociale dell'impegno e della solidarietà, premiando i centri che si distinguono in modo particolare in questo campo.

Pochi giorni dopo, il 13 dicembre 2019, la firma del protocollo di intesa tra l'università di Padova e il Centro servizi volontariato di Padova (CSV) per sancire la collaborazione e l'impegno dell'ateneo patavino nell'organizzazione di eventi e iniziative al fine di promuovere il volontariato in ambito culturale, scientifico e di valorizzazione del territorio.

I firmatari del protocollo d'intesa sono: il sindaco Sergio Giordani, il presidente CSV Emanuele Alecci e il rettore Rosario Rizzuto, che dichiara: “ancora una volta la città e l'università sono affiancate nei loro obiettivi. I nostri punti di forza sono le persone che a Padova si spendono per gli altri, i cittadini che con passione mettono a disposizione loro stessi. L'università è parte di questo territorio, e vuole intervenire attivamente non solo in quello che avviene dentro le sue mura, ma promuovere a tutto tondo i valori che considera determinanti”.

Per questo motivo, l'università porterà i suoi rappresentanti nel Comitato “Padova capitale” all'interno del Comitato scientifico nazionale e parteciperà all'organizzazione del palinsesto di eventi del 2020 in sette aree di approfondimento: povertà e nuove emarginazioni, salute, sport e benessere, cultura e istruzione, tecnologia e innovazione, ambiente e urbanistica, sviluppo sostenibile ed economia, pace, cooperazione internazionale e diritti umani.

L'impegno dell'università consisterà anche nell'organizzazione di un progetto di studio nell'ambito della giustizia sociale e nella promozione dei valori dell'inclusione, dell'accessibilità, della parità di genere e della sostenibilità sociale tramite laboratori e attività di ricerca.

“I meriti non sono della politica”, commenta il sindaco Sergio Giordani, “ma delle persone che hanno lavorato duramente. Sosterremmo il programma di sviluppo universitario che è molto importante anche per noi; ci sono poi molte aziende che stanno contribuendo, chiedendo di creare studentati”.

Il presidente CSV Emanuele Alecci commenta: “il volontariato mette al centro la comunità. Lo scopo è proprio quello di costruire una comunità più sostenibile, più accogliente, più inclusiva, più sicura. Sono questi i temi di Padova capitale del volontariato, temi che devono diventare nazionali. Il patto che firmiamo oggi è importante perché, per la prima volta in Italia, il mondo della solidarietà organizzata, che non è sempre in grado di raccontare quello che fa, stringe un accordo serio con una grandissima università, il che permetterà di mettere a disposizione di tutti i suoi saperi”.

La cifra totale che ci si è posti per organizzare gli eventi per il 2020 ammonta circa a 2 milioni e mezzo di euro. “Non ci sarà nessuno spreco e nessuna spesa in più”, assicura Emanuele Alecci. “La camera di commercio, il comune e l'università sono a sostegno di tutte le iniziative che saranno organizzate, sia dal punto di vista dei fondi, sia degli spazi e dei saperi messi a disposizione. Sono stati chiusi accordi anche con aziende private che contribuiranno sia all'organizzazione delle iniziative sia alla loro comunicazione e pubblicizzazione”.

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