Durante l’estate si è parlato molto di libertà, di difesa delle libertà individuali, minacciate dal distanziamento sociale, dagli obblighi che abbiamo e dall’uso della mascherina.
Io fatico a capire dove sia il problema. Mi viene da ricordare che i padri fondatori del concetto di libertà individuale hanno sempre specificato che questa difesa ha dei limiti e sta nella libertà degli altri: cioè che le mie azioni libere possano mettere a repentaglio quelle degli altri. A maggior ragione in una situazione di contagio in cui il mio corpo può essere portatore di un’agente patogeno che in base ai miei comportamenti può minacciare non solo la libertà, ma anche la salute delle altre persone.
Mentre noi discutiamo di questo, durante l’estate abbiamo visto che a Hong Kong gli editori liberi vengono messi in carcere, che in Russia chi si oppone a una certa forma di potere non gode di buona salute, chein Bielorussia c’è un ditattore al potere da 26 anni, “rieletto” per la sesta volta, che in Turchia ci sono progetti di sultanato, che in Egitto i nostri studenti vengono carcerati in barba allo stato di diritto e così via. L’elenco è purtroppo lungo. Sono esempi di libertà minacciata mentre noi parliamo di… Mascherine.