Palazzo Moroni, sede del Comune di Padova
Il Bo Live ospita una serie di articoli di studenti del laboratorio organizzato dall’Osservatorio DANE - Democrazia a Nordest dedicato alle prossime elezioni amministrative di Padova.
Le cariche di consigliere comunale e di assessore sono tra le più rilevanti in ambito amministrativo locale. Per questo motivo può essere interessante evidenziare il percorso politico intrapreso da consiglieri e assessori della città di Padova, sia prima che dopo le elezioni. In particolare, utilizzando i dati del servizio anagrafe online degli amministratori locali e regionali del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, vedremo se e in che misura gli ultimi quattro consigli e giunte siano state in grado di rinnovarsi.
Uno sguardo nelle giunte e nei consigli
A Padova nelle ultime quattro legislature si sono succeduti 161 consiglieri e 47 assessori. Tra i membri dei vari consigli comunali (nel periodo 2004-2022) si osserva come in un periodo precedente all’elezione una piccola percentuale di essi (2,5%) avesse ricoperto la stessa carica in ambiti urbani con una popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, mentre il 3,7% erano stati consiglieri in municipi di più di 15.000 abitanti. Invece notiamo come il 31% di essi avesse già ricoperto il ruolo di consigliere comunale a Padova prima di candidarsi nuovamente nello stesso ambito. Risulta quasi del tutto irrilevante il dato statistico inerente a carriere precedenti presso consigli provinciali o nel consiglio della regione Veneto (rispettivamente 2% e 1%). Rimaniamo sulla stessa percentuale se andiamo a vedere quanti consiglieri padovani avessero esperienze precedenti come assessori in paesi della provincia con meno o più di 15.000 abitanti. I dati cambiano, notando il numero di consiglieri che avessero già esperienze come assessori nelle giunte del capoluogo di provincia, infatti essi si aggirano attorno al 14%.
Altrettanto interessante è spostare lo sguardo nel periodo post-elezione, in particolare sulle carriere (in ambito amministrativo locale e regionale) dei consiglieri del municipio padovano nel periodo successivo alla scadenza del loro mandato. Nemmeno l’1% di essi è andato a ricoprire la stessa carica in altre realtà urbane della provincia padovana. Prima di esporre la percentuale di coloro che hanno ricoperto nuovamente la carica di consigliere comunale, in un momento successivo al loro primo insediamento, va sottolineato come questa parte di dati risulti ancora incompleta: manca ovviamente la sezione di dati inerenti al periodo post 2017-2022, che sarà possibile recuperare solo dopo gli esiti delle prossime elezioni di giugno. Detto ciò, il 18% dei consiglieri comunali padovani è andato a ricoprire nuovamente lo stesso incarico in una legislatura successiva. Il numero percentuale si abbassa notevolmente tra coloro che sono stati eletti consiglieri provinciali (6%), dopo il mandato di consiglieri comunali a Padova, per poi essere quasi nullo in coloro che sono divenuti anche consiglieri regionali (1,2%). Tuttavia il 7,5% dei componenti dei consigli padovani ha successivamente ricevuto un mandato all’interno di una tra le ultime quattro giunte patavine, mentre nessuno tra essi ha assunto un simile incarico in ambito provinciale o regionale.
Giunti a questo punto è opportuno mettere in evidenza le precedenti esperienze (sempre in ambito amministrativo locale) degli assessori padovani, prima del momento dell’insediamento nel capoluogo. Balza subito agli occhi il fatto che il 34% di essi fosse già stato precedentemente eletto in almeno uno dei consigli comunali a Padova. D’altra parte due dei 47 assessori considerati aveva dapprima svolto il ruolo di consigliere comunale presso altre città della provincia con più di 15.000 abitanti, la stessa percentuale si è ripetuta per coloro che erano stati consiglieri provinciali o regionali. Andando a vedere quanti assessori avessero già ricoperto tale incarico nel municipio patavino, abbiamo riscontrato che solo il 20% tra essi possedesse questo tipo di esperienza.
Dopo aver evidenziato il “bagaglio politico-amministrativo” dei membri delle ultime quattro giunte, è il momento di mostrare per intero il loro “curriculum vitae”, esponendo il loro percorso amministrativo negli anni successivi al loro insediamento nel principale organo di governo locale. Anche in questo caso va tenuto conto dell’incompletezza dei dati, che potranno essere pienamente apprezzabili dopo le elezioni del 12 giugno. Nessuno tra gli assessori si è successivamente proposto come consigliere comunale in altre realtà cittadine con una popolazione urbana inferiore o superiore ai 15.000 abitanti, mentre il 19% di essi è stato poi eletto in almeno un consiglio comunale della città di Padova. Una percentuale statistica che si dimezza per gli assessori che (post-giunta) sono divenuti anche consiglieri in regione (8,5%). Si nota come il 17% di essi fosse già stato nominato assessore a Padova almeno una volta, mentre nessun assessore comunale è poi divenuto assessore di provincia o di regione.
2004-2022: giunte e consigli comunali dai nuovi volti
Possiamo quindi affermare che nelle ultime quattro legislature la composizione dei più importanti organi di governo locale di Padova non sia “cristallizzata”, bensì vivace e dinamica. Infatti, se si vanno ad analizzare gli stessi dati, suddividendo il periodo in due intervalli temporali più ristretti (2004-2009 e 2009-2017), si vede come nel primo quasi il 40% tra i consiglieri comunali avesse già ricoperto tale incarico almeno una volta, mentre nel secondo tale dato si dimezza, toccando il 20% di media. Una tendenza che si verifica anche per gli assessori padovani che già lo erano stati in precedenza: se nell’intervallo 2004-2009 il 26% di essi aveva già alle spalle una simile esperienza, nel 2009-2017, come nel caso precedente, tale statistica si dimezza (12%).
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Speciale Osservatorio DANE - Democrazia a Nordest: le elezioni amministrative 2022 a Padova