Tavole dal libro “La biodiversità spiegata alle bambine e ai bambini” (BeccoGiallo)
"Sentite, ragazzi, io la prossima settimana parto. Girerò per l'Italia per una decina di giorni: dovrò incontrare alcuni gruppi di lavoro che studiano e proteggono la biodiversità. Vi andrebbe di venire con me?".
Dalle Dolomiti alle aree protette del Ticino, dall'area collinare del Parco regionale dei Castelli romani alla zona umida nel comune di Melendugno, in Puglia, fino all'area marina protetta Costa degli Infreschi e della Masseta, nel Parco nazionale del Cilento. Dalle montagne alle coste, passando per i boschi di collina e di pianura, tornando infine in città. I piccoli gemelli Margherita e Pietro intraprendono un entusiasmante viaggio in Italia, alla scoperta della biodiversità, in compagnia della zia Anna, ricercatrice, appassionata naturalista, "una specie di supereroina".
Con almeno 60mila specie animali e 10mila piante vascolari in oltre 130 ecosistemi, l'Italia ospita la più grande varietà biologica di tutta Europa. Un incredibile patrimonio naturale da ammirare, preservare, ripristinare, valorizzare.
"Ma cos'è questa biodiversità, zia?", chiese Pietro. "La biodiversità è un mondo da scoprire, o forse la chiave per conoscere il mondo. Magari la risposta la troveremo alla fine del viaggio!"
L'avventura dei gemelli e della zia Anna viene raccontata in un libro illustrato per giovani lettrici e lettori, sviluppato all'interno del più ampio progetto di ricerca National Biodiversity Future Center (NBFC), primo centro nazionale di ricerca e innovazione dedicato alla biodiversità, finanziato dal Ministero dell'Università e della ricerca con i fondi dell'Unione Europea - NextGenerationEU, Piano nazionale di resistenza e resilienza. L'istituto, coordinato dal Consiglio nazionale delle ricerche, coinvolge circa duemila tra ricercatrici e ricercatori provenienti da atenei, centri di ricerca, fondazioni, imprese.
Inserito nel percorso di promozione della conoscenza della biodiversità Racconti biodiversi, con un focus dedicato a ricerca e immaginazione creativa, La biodiversità spiegata alle bambine e ai bambini (BeccoGiallo, collana criticalkids) è scritto e illustrato da Giulia Masiero e Mattia Carraro (Betula Stuff) e curato da Giada Peterle e Margherita Cisani, geografe dell'Università di Padova, alle quali abbiamo chiesto di raccontare la genesi del progetto: "Il nostro lavoro si inserisce in una costellazione di interventi e attività di divulgazione legati al tema della biodiversità e promossi dal nuovo NBFC - spiega Peterle -. Il gruppo dell'ateneo di Padova coinvolge biologi, storici e storici della scienza, esperti del settore cinematografico, sociologi e geografi: ciascuno ha portato la propria esperienza disciplinare. Per quanto ci riguarda, insieme al professor Mauro Varotto, noi contribuiamo alla divulgazione di temi e ricerche sulla biodiversità partendo da un punto di vista geografico".
"L'approccio geografico cerca sempre di coniugare linguaggi diversi. Avviene anche in questo caso, con un libro in cui facciamo dialogare la cartografia, l'illustrazione e la parola: si tratta di un punto chiave del progetto più ampio Racconti biodiversi. La geografia prova a dare una prospettiva differente rispetto al tema della biodiversità", commenta Margherita Cisani. È chiaro infatti il tentativo di raccontarla con uno sguardo nuovo, insolito. Il contributo geografico riguarda i temi e la struttura stessa della storia raccontata: il viaggio diventa occasione di conoscenza.
"Per noi è stata una sfida, anche perché i destinatari sono bambine e bambini: abbiamo cercato di semplificare senza ridurre gli obiettivi di qualità. Per fare questo siamo partite dalle nostre esperienze nell'ambito dell’educazione al paesaggio, con l'intenzione di utilizzare l'illustrazione come strumento di ricerca e divulgazione e cercando, come geografe, di andare oltre la visione standard della biodiversità e individuare il punto di incontro tra scienze umane, sociali e scienze naturali". E Cisani continua: "Alcune riflessioni sono state ispirate dal lavoro e dalla lettura dei testi di Telmo Pievani, considerazioni che abbiamo condiviso con Betula Stuff. Abbiamo cercato di mettere in evidenza la dimensione spaziale, i luoghi dove si trova la biodiversità, le connessioni tra umano e non umano: la biodiversità non è qualcosa di separato da noi, ma riguarda anche i nostri corpi, ed è fondamentale per la sopravvivenza della nostra specie. Tutti questi temi sono connessi all'aspetto geografico perché riguardano i luoghi in cui viviamo: dalle città ai boschi, passando per le zone umide dove troviamo sempre tracce di esseri umani".
Il libro ha richiesto un attento lavoro di confronto e scambio tra le curatrici e Betula Stuff, la coppia di autori formata da Giulia Masiero, guida ambientale escursionista e divulgatrice ambientale, e Mattia Carraro, divulgatore ambientale e content creator. È stata fatta una ricerca accurata per definire i contenuti, ma anche il giusto tono per comunicarli. Racconta Giada Peterle: "Ideando il progetto, io e Margherita siamo partite da una base di conoscenza solida: Margherita si occupa di didattica della geografia, con particolare attenzione al tema del paesaggio, e viene da una lunga esperienza nelle scuole, io mi occupo della relazione tra narrazioni e disciplina geografica e sono già autrice di un libro per bambine e bambini all'interno della stessa collana BeccoGiallo, La geografia spiegata ai bambini. I Betula Stuff vengono da studi naturalistici e, dunque, hanno un approccio diverso rispetto al nostro, con esperienza nel campo della divulgazione di tematiche ambientali. Abbiamo creato la giusta sinergia, individuando un punto di incontro. Il tono di voce è frutto di un lavoro di cesellamento del testo, di revisione in revisione. Come curatrici, in particolare, ci tenevamo ad ammorbidire alcuni aspetti per non renderli troppo didattici e didascalici".
Un altro aspetto su cui si è lavorato è il posizionamento dello sguardo scientifico e femminile, evidenza Peterle: “La protagonista adulta, che accompagna i gemelli in viaggio, non impone il suo sguardo ma aiuta i più piccoli a osservare e comprendere la complessità. Anna è una ricercatrice, quindi una rappresentante del mondo da cui anche noi veniamo e che ha dato origine al progetto. Infine, per noi era importante inserire la voce degli elementi naturali, non umani, piante e animali: a chi si occupa di natura, questa scelta potrebbe sembrare forzata, ma a noi è servita per spostare il punto di vista provando a non porre l'essere umano al centro della narrazione, inserendolo invece all'interno del coro di voci che anima un racconto inesausto, con nuove tappe e ulteriori sviluppi".
Per le scuole, un racconto collettivo: biodiversità, chiave per il futuro
In quest'epoca segnata da crisi climatica e perdita di habitat, educare le nuove generazioni alla tutela della biodiversità significa garantire un futuro sostenibile per il pianeta.
Oltre al libro, questo progetto prevede anche una iniziativa per le scuole primarie e secondarie di primo grado. Un invito alla partecipazione per costruire un racconto collettivo ispirato ai temi affrontati ne La biodiversità spiegata alle bambine e ai bambini. Rispondendo ai propositi e allo spirito di divulgazione del NBFC, precisa Cisani, "invitiamo le scuole a inviarci materiali e riflessioni relative alle loro esperienze didattiche, continuando così il viaggio dei protagonisti Pietro e Margherita nei luoghi visitati dalle classi. L'idea è quella di raccogliere nuovi capitoli del libro". Il viaggio dei gemelli, infatti, attraversa l’Italia da Nord a Sud esplorando le ricchezze naturali del Paese ma lascia spazio a ulteriori tappe che, in questa seconda fase, saranno immaginate da alunne, alunni e insegnanti, per favorire riflessioni su temi come la conservazione delle specie, l’adattamento ai cambiamenti climatici e i valori culturali legati alla natura e, di conseguenza, la salute degli ecosistemi e la qualità della vita umana.
Il coinvolgimento delle scuole è centrale: attraverso la scrittura di racconti, gli studenti potranno approfondire temi già affrontati in classe o intraprendere nuovi percorsi didattici. Ai docenti verranno forniti adeguati materiali di supporto, tra cui una copia digitale e cartacea del libro e una scheda di attività preliminare per la progettazione del lavoro.
Le scuole interessate possono candidarsi entro il prossimo 15 marzo e dovranno consegnare i racconti entro il 31 maggio. Le classi partecipanti avranno l’opportunità di: ricevere una copia del libro La biodiversità spiegata alle bambine e ai bambini, vedere il proprio racconto pubblicato in un e-book nazionale distribuito gratuitamente attraverso il Biodiversity Science Gateway del NBFC, ottenere un attestato di partecipazione come Scuola a sostegno della biodiversità.